2003

MOSCHEA

(Installazione video interattiva)

Proiezione video di 12 MOSCONI + 1 mosca bianca.
I mosconi hanno le facce di: Hitler; Mussolini; Stalin; Fidel Castro; Saddam Hussein; Bush + Bush Senior; Bin Laden; Berlusconi; Pinochet; Sharon; Napoleone; Cesare; Papa Pio XII°.
I mosconi vengono proiettati su due pareti di una sala espositiva nella grandezza di circa mezzo metro. I Potenti/Mosconi che abitano il Palazzo delle Papesse/Libertà ronzano, si muovono, svolazzano e cambiano posizione sul muro, aumentano e scompaiono quando vengono schiacciati dallo spettatore.

Interazione
Si possono colpire e schiacciare virtualmente al muro! Si può adoperarsi con una paletta schiaccia-mosche, o una scopa che arriva alta sul muro.

Nota:
Quando vengono schiacciate si aziona automaticamente un video che mostra la mosca schiacciata, quindi scompare. Ricomparirà dopo qualche minuto. La sala, nel momento in cui non viene ammazzata una mosca, sarà piena dei 13 mosconi mutanti

Strumentazione:
Due video proiettori, due videocamere per l’interazione col pubblico, un computer. Programmazione software a cura del MICC (Media Integration and Communication Center di Firenze)

Musica:
Stefano Ferrari

Sviluppo software:
Alessandro Valli

Assistenza grafica:
Narges Ferdosi Milani

PLAY ART 2004

13 Mosconi – Tecnica mista cm. 30×30

Courtesy Daniele Ugolini Contemporary

Franco Ionda (artista) e Gemma Cornetti

Invito presentazione “Moschea”

Galleria Frittelli Arte contemporanea

Firenze – 2012

Siete invitati alla presentazione dell’opera di Lorenzo Pizzanelli, Moschea. Si tratta di 12 dipinti ad olio e resina mai esposti prima. Un incontro per vedere e far parlare della sua opera, ma anche una festa di Non/Compleanno dedicata all’ironia e spaesamento che Lorenzo metteva nelle sue opere.

Abbiamo scelto il 21 giugno, il primo giorno dell’estate, in ricordo dell’importanza che Lorenzo attribuiva alle date, per la loro valenza simbolica come l’Happening Icaro:Firenze=Dionisio:X che si tenne il 21 marzo, primo giorno di primavera.

L’incontro è un’occasione per vedere e far parlare della sua opera e dei progetti che la galleria Frittelli arte contemporanea ha intrapreso con l’ Archivio Pizzanelli, una collaborazione finalizzata allo studio e alla promozione della sua opera artistica.

Il primo di una serie di appuntamenti, con cadenza annuale, con lo scopo di approfondire insieme alle opere di Lorenzo anche quelle di altri artisti multimediali. Saremo, inoltre, lieti di ricevere materiale, lavori e/o documenti, relativi all’artista da inserire nell’Archivio Pizzanelli.

MOSCHEA – LORENZO PIZZANELLI

Marco Pierini

Il Palazzo delle Libertà ha ricevuto il proprio – e la veste goliardica che ne ha caratterizzato tutti gli stampati promozionali – quando ormai il progetto della mostra stava delineandosi in ogni sua parte, un’intenzione ludica attraverso l’ironia e, naturalmente, la trasparente autoironia dei manifesti e delle schede elettorali usate come invito, ha saputo rendere conto del piglio carnascialesco (quindi al fondo serissimo) con il quale l’intera operazione è stata condotta.

La dimensione ironica del progetto è stata raccolta completamente da Lorenzo Pizzanelli, la cui Moschea si configura addirittura come un video-gioco che abbia sostituito il monitor con una parete del palazzo. Dodici mosche ronzanti appaiono e scompaiono sul fondale di un’architettura moresca, talvolta sole, in altre occasioni a piccoli gruppi di tre o quattro; sulla testa di ogni mosca è stata inserita l’effige di un uomo politico dalle spiccate inclinazioni assolutiste, da Cesare (nella straordinaria versione di Uderzo) a Napoleone, da Hitler a Stalin. Due palette appese a un chiodo suggeriscono le semplici regole del gioco, che consistono nella possibilità di schiacciare i molesti insetti al muro e vederne scomparire l’immagine: è solo di breve tempo, uguale a prima: Liberarsene non sembra possibile.

E’ un gioco, Moschea, dove non si vince niente, mai.

LEGGI ALTRA CRITICA SU MOSCHEA

Un progetto evasivo-eversivo incurante delle buone regole”, leggiamo nelle intenzioni dei curatori, Lorenzo Fusi e Marco Pierini. Certamente un progetto riuscito: denso di creatività site-specific, moderatamente provocatorio, capace di conferire volti anche inediti alla ricerca artistica contemporanea.
Non può lasciare indifferenti, in questo clima volutamente eversivo, il giungere in prossimità delle toilettes ed avvertire il ronzio persistente ed irritante di un nugolo di mosche.
Proprio nella stanza attigua (strategia poetica o esigenza logistica?) ecco alcuni affaccendati avventori che, scacciamosche alla mano, continuano a martoriare l’intonaco dell’edificio proprio in concomitanza di un videoproiettore dal “colore esotico” siamo entrati nella Moschea di Lorenzo Pizzanelli.

Sullo sfondo decorato che richiama i “merletti” dei luoghi sacri all’Islam ronzano e svolazzano inquietanti MGM (Mosconi Geneticamente Modificati) i cui tratti somatici non lasciano dubbi alcuni di paternità. Dodici più una, bianca, sono le mosche presenti nel video interattivo con le facce di: Hitler; Mussolini; Stalin; Fidel Castro; Saddam; Bush + Bush Senior; Bin Laden; Berlusconi; Pinochet; Sharon; Napoleone; CesarePapa pio XII.

Colpendole, neppure troppo virtualmente, con le palette scaccia mosche lo spettatore potrà guadagnare qualche attimo di sollievo. Ben presto però gli insetti mutanti torneranno fastidiosamente alla carica, riempiendo del loro suono le stanze del Palazzo: non danno tregua…schiacciarle, più che un atto di “libertà”, diviene una esigenza del “destino”.
Forse si tratta solo di una approssimativa suggestione, di un parallelismo improprio. Ma il pensiero corre alle parole di Antoine de Saint-Exupéry: “La civiltà /e sembra anche l’arte, N.d.A./ non ha solo a che vedere con le cose materiali ma con gli invisibili legami che legano una cosa all’altra

da Computer & Internet – Anno VII numero 24 -Ottobre/Dicembre 2003 pagg. 26, 27,.28.

….moschea è una struttura complessa, un’opera che richiede un’interazione per essere viva e compiuta. Complessa è anche la sua ideazione e costruzione. L’artista diventa regista di un gruppo di tecnici e ingegneri che lo coadiuvano nell’attività di messa in opera del progetto. Unisce infine l’intuizione e la necessità interiore dell’artista con le capacità e le sensibilità dei collaboratori. Costringe il suo ideatore a confrontarsi innanzitutto con l’idea – che è strettamente legata all’attualità ma si estende ad una riflessione storica più ampia – poi con gli ostacoli legati al suo funzionamento.
Dal software all’interfaccia la necessità più che mai di riadattarsi ed imparare a padroneggiare il nuovo mezzo tecnologico. L’evoluzione creativa che necessariamente si deve sposare ad una manualità in gran parte virtuale; su un piano dove ancora i due livelli possono interagire tra loro e far nascere nuove strade e nuove soluzioni.

Lista mosche Eccellenti: Hitler; Mussolini; Stalin; Fidel Castro; Saddam; Bush + bush Senior; Bin Laden; Berlusconi; Pinochet; Sharon; Napoleone; Cesare; Papa Pio XII°.

da Catalogo – Bit art – homo::cyber. Istituto Stensen- Firenze 2004