MARINETTI4

(Performance-Installazione-Video-Interattiva-Net Art – Utilizzo di soluzioni di Intelligenza Artificiale)

Sinossi dell’opera
Filippo Tommaso Marinetti
, ricostruito in un modello grafico animato, appare su un video di X dimensioni, pronto a dialogare con tutti in tempo reale. La voce sintetizzata dal computer riprodurrà il carattere del caposcuola del Futurismo e risponderà alle domande che il pubblico vorrà rivolgergli.
Il modello di Filippo Tommaso Marinetti sarà dotato di un’intelligenza artificiale che gli consentirà di sostenere un dialogo con un interlocutore, mostrando uno stato emotivo idoneo al dialogo in atto.

Versione Web
Sul sito www.marinettiallaquarta.it il pubblico potrà, per mezzo della tastiera, formulare liberamente domande e dialoghi, che Marinetti riporterà sempre alla sua storia e visione del Futurismo.

Versione Totem Multimediale (Touch Screen)
Il personaggio Marinetti appare a mezzo busto sulla sinistra del video, mentre sulla destra si muovono circa 20 parole “in libertà” che il pubblico toccando seleziona, facendo partire la risposta audio-video da parte del personaggio Marinetti.

Versione Scultura-Robot
La scultura, costituita da coni di acciaio, alta circa due metri, fornita di tre video (uno per la testa, uno per il ventre, l’altro per il dorso), risponde alle domande formulate a viva voce dal pubblico attraverso un microfono.

Ideazione
Lorenzo Pizzanelli

Regia
Fariba Ferdosi e Lorenzo Pizzanelli

Sceneggiatura
Lorenzo Pizzanelli e Marica Romolini

Progetto Tecnico V-MINDS

Sviluppo Grafico e Innovazione Tecnologica INFOBYTE

Curatore e Art Management
Maurizio Vanni

IL CATALOGO LOOKAT FESTIVAL 2010

EDIZIONI FONDAZIONE RAGGHIANTI STUDI SULL’ARTE

LUCCA, 15-30 Maggio 2010

Marinetti4 è un’opera multimediale interattiva poliforme basata su una ricostruzione virtuale che, attraverso un modello interattivo e l’uso di intelligenze artificiali capaci di elaborare diversi linguaggi visivi e sonori, è pronta a dialogare in tempo reale col pubblico rispondendone alle domande.
Un sito internet, (www.marinettiallaquarta.it) appositamente predisposto, consentirà di far vivere la stessa esperienza al pubblico attraverso il web.

Tre sono le versioni nelle quali l’opera è declinata:
Versione web – sul sito www.marinettiallaquarta.it il pubblico potrà, con la tastiera, formulare liberamente domande e dialoghi, che Marinetti riporterà sempre alla sua storia e visione del Futurismo.
Versione Scultura – Robot – la scultura, costituita da coni di acciaio, alta circa due metri e fornita di tre video (uno per la testa, uno per il ventre, l’altro per il dorso) risponde alle domande formulate a viva voce dal pubblico attraverso un microfono.
Versione Valigia Futurista – il personaggio Marinetti appare a mezzobusto all’interno di una valigia e risponde alle domande formulate.

Marinetti alla quarta si presenta come un progetto unitario destinato a evolversi grazie all’interazione e agli stimoli esterni, fino ad assurgere ad una forma matura (o stabile). Ogni domanda rivoltagli, infatti, aumenta il suo bagaglio cognitivo e con esso la sua capacità di rispondere in modo via via più articolato e completo alle sollecitazioni successive.
Particolarità di Marinetti alla quarta è proprio quella di rendere i visitatori parte essenziale dell’opera stessa, che nasce e si sviluppa anche attraverso il rapporto dialogico tra il pubblico (fornitore di stimoli) e il regista (selezionatore degli stimoli).

PROGETTO MARINETTI ALLA QUARTA

IL NUOVO PROGETTO ARTISTICO DI LORENZO PIZZANELLI

di Elena Giulia Rossi

La neonata azienda V-Minds – www.v.minds.com (fondata in Svizzera nell’agosto 2008) acquisisce dalla Kallideas S.P.A. il ramo dell’azienda K-Humans che si occupa di intelligenza artificiale per svilupparlo nel mercato internazionale. L’artista multimediale Lorenzo Pizzanelli impiega i prodotti della V-Minds per sviluppare la sua ultima creazione artistica: Progetto Marinetti alla quarta.
La V-Minds attualmente produce una serie di “assistenti virtuali”, di cui si sta servendo anche l’Università di Torino, che permettono l’ottimizzazione del lavoro aziendale: forniscono al cliente informazioni congrue al settore dal quale vengono impiegati e rispondono ad input emozionali.
Pizzanelli assume uno di questi avatars per riportare in vita un personaggio storico delle prime avanguardie del novecento, Marinetti appunto.

Dalla sua immagine nasce una nuova creatura: un ibrido di passato e futuro, di robot e di avatar virtuale, di uomo e di intelligenza artificiale.
Attorno a Marinetti e al suo manifesto si sono raccolti alcuni artisti per glorificare con le loro opere e i loro scritti la velocità e le nuove tecnologie, all’epoca riconosciute nell’invenzione della posta. La scelta di questo personaggio non è certo casuale se si pensa che è proprio dal filone di esperimenti con la posta (poi riconosciuto nella mail art di Ray Johnson nel 1964 ), che si sono costantemente susseguite nel tempo pratiche artistiche che hanno impiegato “le tecnologie del momento”. Telefono, satellite e fax negli anni sessanta e settanta, la tele-robotica negli anni ottanta, e il più recente Internet negli anni novanta.

Del futuro, oltre allo strumento utilizzato che risponde agli ultimi ritrovati nel campo dell’intelligenza artificiale. Pizzanelli riprende il modello di conoscenza attuale nel mondo occidentale, ovvero quello generato dal network. Il campo cognitivo del modello della V.Minds è accresciuto attraverso gli input esterni degli utenti: le domande poste e le risposte date producono una serie di dati che si aggiungono man mano ad un nucleo di informazioni già esistenti che, in questo caso, fanno riferimento al periodo storico dell’artista futurista e, in particolare, ai suoi scritti. Ad ogni domanda posta dall’utente, il software risponde con ciò che Marinetti stesso avrebbe potuto dire, seguendo il suo filone di pensiero e utilizzando alcune citazioni dai suoi scritti.

La de-contestualizzazione del periodo-storico, il filtraggio e l’interpretazione delle informazioni fanno di questo lavoro un ritratto multimediale in chiave post-moderna. Piuttosto che riflettere un’immagine, come accadeva nella tradizione del ritratto, il robot/software Marinetti assume una vita propria e diventa una creatura in fieri. Il nostro personaggio vive nela quarta dimensione (il cyberspazio), è dotata di capacità cognitive ed emotive e si rende visibile al mondo reale nelle vesti del robot.
Nel mondo post-informatico il corpo sembra essere evaporato nella coscienza collettiva del network: la tecnologia come estensione dell’uomo, come aveva anticipato McLuhan negli anni sessanta e il cyborg tanto amato da Donna Haraway che lo aveva adottato a simbolo di una società ideale negli anni ottanta, sembrano un ricordo lontano. Paradossalmente poi, la virtualità dell’informazione ha preso sì corpo ma in un’altra dimensione, quella del cyberspazio.
Nonostante questo, il legame con il mondo reale nel lavoro di Pizzanelli è ben consolidato e si concretizza nel robot che ospita il software, strumento base del progetto virtuale.
La video-proiezione del ritratto di Marinetti sulla testa del robot è un’icona storica comune – ancora per qualche tempo – all’immaginario collettivo. La sua struttura fisica evoca invece le sagome seriali di Legér, un’altra figura di riferimento delle avanguardie del primo novecento.
Ancora una volta Pizzanelli riesce a racchiudere in un’opera un bagaglio storico-culturale vastissimo, proprio come è accaduto con il precedente Iconoclast Game. Il progetto Marinetti sarà on-line dai primi di gennaio, con la collaborazione di My MEDIA (www.mymedia.it) e di Seventh Floor (www.7thfloor.it)